Fattori di rischio degli investimenti: in cosa consistono e quali sono
Quando si decide di fare un investimento è molto importante prendere in considerazione non solo il possibile rendimento che potrebbe derivarne, ma anche i rischi correlati. I rischi sono sempre presenti, anche quando si scelgono i cosiddetti investimenti sicuri o ci si affida ad esperti del settore. In questi casi potranno essere ridotti,certo, ma mai annullati del tutto; per questo devono essere sempre valutati con attenzione e messi in conto prima di impegnare parte del proprio capitale.
Ricorrendo alla gestione del patrimonio si può ad esempio affidare tutto il processo di investimento a dei professionisti che provvederanno a creare un portafoglio capace di aiutare l’investitore a raggiungere i propri obiettivi. Questo passaggio ridurrà i rischi correlati alla mancanza di competenze, ma non quelli relativi agli strumenti finanziari scelti e alle fluttuazioni del mercato.
È importante avere bene a mente questo concetto e non prendere i rischi sottogamba; conoscerli è la strategia migliore per non farsi trovare impreparati e per essere in grado di gestire al meglio la situazione, anche sotto il profilo emotivo.
Cosa si intende per rischio
Cosa si intende esattamente per “rischio” quando si parla di investimenti? Il rischio riguarda l’importo investito e le aspettative dell’investitore, e può influire negativamente sul capitale finale del quale si rientrerà in possesso.
Quando si parla di rischio ci si riferisce sia alla perdita totale o parziale del capitale iniziale, sia a un mancato guadagno derivante dall’investimento stesso. Per fare un esempio, se si investono 1000 euro, si può correre il rischio di perderli tutti oppure in parte, tornando magari in possesso della metà dell’importo iniziale. Nel caso in cui, dopo attente analisi, si fosse stimato un guadagno netto di 100 euro dopo un anno di investimento, il rischio potrebbe essere quello di non ottenere alcun guadagno, tornando in possesso del proprio capitale iniziale, senza perdite, ma anche senza incremento.
Rapporto rischio-rendimento
Rischi e rendimenti procedono in modo direttamente proporzionale in quanto all’aumentare dell’uno aumenta anche l’altro. Un investimento a basso rischio ridurrà i rischi di perdere in parte o del tutto il capitale investito, ma al contempo non permetterà di prevedere rendimenti elevati neanche nel migliore dei casi.
Al contrario, gli investimenti più rischiosi sono anche quelli che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero far ipotizzare rendimenti elevati. In questo ci troviamo dunque di fronte a un livello di incertezza molto elevato che può far andare l’investimento benissimo, ma anche molto male.
I rischi oggettivi e soggettivi dell’investimento
I rischi possono essere sia di tipo oggettivo, dunque legati all’investimento e uguali per tutti gli investitori, sia di tipo soggettivo.
Tra i rischi oggettivi rientrano quelli legati al prelievo forzoso, tipici del denaro depositato su conti bancari, all’inflazione, al mercato e ai tassi di interesse; in questo ambito si possono includere anche i rischi di subire truffe o raggiri, oppure furti, nel caso in cui ci si orienti su beni materiali. I rischi soggettivi sono quelli legati alle caratteristiche personali dell’investitore e che dipendono dalla disponibilità economica, dalla solidità finanziaria e dagli obiettivi che intende raggiungere.